Se sei un pesce... non arrampicarti sugli alberi!... per favore!

Circa 4-5 anni fa durante un viaggio di domenica mattina presto, rimasi profondamente colpita da un programma radiofonico davvero particolare: un oroscopo che parlava di sentire, di emozioni, di riflessioni…insomma un oroscopo che però non aveva proprio nulla a che fare con ciò che la mia mente aveva fino a quel momento collegato a questo termine. Era l’oroscopo di Rob Brezsny tratto dalle ultime pagine della rivista Internazionale e letto da non so chi quale attore.
Ne avete mai sentito parlare?
A quel tempo e fu così ancora per un altro paio d’anni, Radio Capital trasmetteva il cosiddetto ROBoscopo: tutte i sabati e le domeniche al mattino presto puntavo la sveglia per poterlo ascoltare.
Fu per me amore a prima vista…anzi a primo ascolto.
E ora ne capisco anche il perché: Rob (che licenza che mi prendo!) ha un approccio che io trovo molto Rogersiano.
Non si tratta infatti di un oroscopo predittivo… Rob non ha la presunzione di sapere esattamente che cosa ti accadrà e come ti sentirai nelle prossime 24 ore o settimane.
Ho sentito allora e continuo a sentire ora, le sue parole “aperte”….aperte al dialogo, alla messa in discussione, alla sperimentazione, alla verifica…
Parole che proprio per queste modalità e caratteristiche mi toccano profondamente il cuore facendo vibrare la mia emozione.
E mi rimpolpano l’anima.
Sì perché ogni anima va nutrita perché possa rimanere ad essere un frutto rigoglioso.
Che profonda delusione per me quando da una settimana all’altra non lo sentii più, Rob, o meglio quando non sentii più la voce che lo leggeva! Me lo chiesi a lungo…chissà per quale motivo lo avevano tolto dalla programmazione.
Poi è arrivata la tecnologia anche per me e lo ritrovai su FB…ma devo dire che non era davvero la stessa cosa.
Ascoltare la voce che leggeva amplificava il senso del contenuto…e il senso di rassicurazione emotiva che percepisco..da chi esprime e non impone.
Bene, tutto questo per dirvi che la settimana scorsa leggendo il mio Roboscopo (che potrete trovare anche voi su FB se siete frequentatori o su Internazionale), ho trovato questa frase che mi è sembrata nella sua estrema semplicità…davvero straordinaria!
Sentite un po’…
“Siamo tutti dei geni, ma se un pesce viene giudicato in base alla sua capacità di arrampicarsi su un albero, si sentirà uno stupido per tutta la vita”.
Provate a leggerla un po’ di volte questa frase…provate a sentire che effetto vi fa…
Ed è questo che sento il desiderio di condividere con voi oggi…
Dalla mia esperienza personale e professionale molte volte siamo pesci arrampicati sugli alberi, avvolti dal giudizio per le nostre incapacità e per il nostro sentirci inadeguati, e così ci perdiamo la vita.
Ma se ci accorgiamo di essere pesci…e di voler stare nel nostro habitat,…smettendo di arrampicarci sugli alberi, smettendo di giudicarci, smettendo di stare nella tortura di pensare sempre a ciò che non si è, che non si ha, che non si fa… (..mi piace ogni tanto usare il “noi”…mi fa sentire che siamo più vicini...) potremmo sentire la vita in altro modo.
Se sono un pesce e mi permetto esserlo, posso smettere di arrampicarmi sugli alberi..e quindi smettere di giudicarmi e far sì che anche gli altri la smettano se è anche questo che avviene...
Quello che mi hanno insegnato, è che se vuoi che gli altri ti rispettino e non ti giudichino, tu per primo devi farlo con te stesso. Devi farlo e devi volerlo con tutte le tue forze. E non è facile.
Il cambiamento non lo è quasi mai…facile. Ma se arriviamo a cambiare nella direzione che ci appartiene, cioè se siamo pesci e iniziamo il nostro cambiamento per tornare dall’albero all’acqua…allora inizieremo a sentire la vita dentro di noi, a volte anche la paura, il dolore, la rabbia ma anche e soprattutto potremmo sentire il piacere della vita, di essere vivi in questo mondo…di sentire il contatto con ciò che siamo in realtà…il contatto con ciò che gli altri sono in realtà…lontano da tutte le maschere difensive e nevrotiche che…permettetemi di dirlo…tutti ma proprio tutti ce le abbiamo!
Se siamo pesci che si sono arrampicati sugli alberi per una vita…ohi…tornare a stare nell’acqua non sarà così immediato. E’ probabile che molte volte vi capiterà, per il senso di normale insicurezza di ciò che non vi è più abituale, di chiedervi se siete veramente pesci o se forse non dovreste tornare ad arrampicarvi sugli alberi….
Il cambiamento non è facile. Quasi mai.
Un po’ viene da chiedersi…come mai un pesce si trova su un albero ad arrampicarsi? Come mai un pesce che è nato per stare nell’acqua arriva a desiderare di arrampicarsi su un albero?
Se mi avete seguito in tutta questa metafora..allora posso spiegarvi un po’ meglio cosa un counselor può fare.
Quale può essere l’utilità di un counselor per un pesce che si arrampica sugli alberi?
Un counselor ti può aiutare a tornare nel tuo habitat, nella tua acqua e a capire anche che tipo di pesce sei, che tipo di pesce tu ti senti di essere.
Se però questo non fosse realizzabile con un counselor, e se tu lo volessi veramente…allora vai da un psicoterapeuta.
Per favore pesce torna nella tua acqua, perché se stai fuori dall’acqua ti fai del male…
Pesce se torni in acqua per essere ciò che sei…puoi essere ciò che sei e poi magari puoi volare verso le tue aspirazioni….
Elisabetta
Articolo tratto da "L'Edizione" n 17 (febbraio 2012), Edizioni Farnedi ,Cesena